Le stufe a pellets sono, per molti esperti del settore, il futuro del riscaldamento a legna.
Le principali caratteristiche che le contraddistinguono da tutte le altre sono:
- una grande autonomia
- si possono installare senza una canna fumaria fino al tetto
- necessitano tassativamente della corrente elettrica
Partiamo dall’inizio e sviluppiamo quest’interessantissimo argomento.
Hanno una grandissima autonomia perché bruciano non legna normale, ma legna tritata e pressata in piccoli cilindretti di pochi mm. di diametro e qualche cm di lunghezza.
Questo prodotto è poverissimo d’umidità (meno del 8 % mentre la legna più secca ha il 18%) e quindi brucia benissimo, lasciando pochissimo residuo di cenere e fumi ‘sporchi’ quasi nulli (eccetto nei pochi secondi dell’accensione).
Lo stoccaggio del pellets è fatto a sacchi di 15 kg. Questo favorisce una facile possibilità d’immagazzinarli (non più mucchi di legna difficili da sistemare) e maneggiarli al momento del caricamento stufa.
Il ‘serbatoio‘ della stufa può contenere fino a 30 kg di pellets per quelle più grandi (in media si va dai 10 ai 20 kg) e, secondo la potenza con cui si fa viaggiare la stufa, può durare dalle 8 alle 30 ore, senza ulteriori rifornimenti (cosa impossibile con 15 kg di legna tradizionale!).
Il calore è costante, non diminuisce con il passare delle ore, quindi mantiene le calorie come se fosse una caldaia a gas. In effetti è l’unica stufa che può dare un’autonomia di diverse ore a fuoco vivo.
L’installazione necessita di un’espulsione esterna realizzabile:
- attraverso il muro posteriore alla stufa o lateralmente;
- con un foro nel vetro della finestra;
- utilizzando una canna fumaria esistente per i gas di combustione, che devono essere assolutamente espulsi all’esterno della casa tramite un tubo di 8 cm di diametro.
La stufa dispone di molte parti elettriche (ha pure la resistenza per l’accensione automatica) ed il consumo a pieno regime è di circa 100 kw/h (come una lampadina).
A seconda dei tipi di stufa il volume riscaldabile varia da 150 mc a 300 mc (anche a seconda dell’ambiente in cui la si colloca) e quasi tutti i modelli sono dotati di ventilazione forzata . Il modello ECOTHERM 6000 dispone anche della distribuzione opzionale dell’aria in altri ambienti non comunicanti con quello dove la stufa è stata installata.
Ci sono anche varianti di stufe a pellets che riscaldano l’acqua dei radiatori, sono vere e proprie caldaie-stufa disponibili pure ad uso sanitario, ma per l’istallazione di questa ultima occorre prima il sopraluogo di un tecnico specializzato